Spesso, inizio a disegnare e dipingere e non so che apparirà nel foglio.
Un intento c'è l'ho, parto con il pensare di voler osservare e ritrarre un soggetto, ma poi l'esecuzione, il processo per la realizzazione mi sfugge di mano.
Man mano che percorrono l'esperienza, mi vengono delle idee, sul come descrivere il soggetto e poi magari me ne arrivano altre e lascio che accada.
Più esperienze si sono fatte in precedenza, per quanto riguarda le tecniche, più strumenti abbiamo per esprimerci.
Ogni giorno, possiamo esprimerci e spesso possiamo vedere che ci ripetiamo, abbiamo degli schemi che ripetiamo, una scaletta iscritta nel nostro procedere.
Ci caratterizza e va bene.
Ma spesso questo a me, disturba.
Eppure rende tutto più comodo, sai già cosa avverrà, non hai sorprese sgradite, ma nemmeno scopri qualcosa di nuovo.
Non percorrendo nuovi percorsi, nulla succede di nuovo e tutto diventa privo di interesse, per una parte di me.
Lasciare andare, potrebbe voler dire fare nuovi percorsi?
Oppure ritrovare sempre lo stesso percorso, perché la mente preferisce non battere nuove strade, per paura di sbagliare.
Ma, se ti senti incapace, potrebbe essere che non sei soddisfatto di quello che realizzi, quindi per forza correggi e ricorreggi, provi e riprovi, ritrovandoti a percorre nuove vie, non sempre fortunate, ma interessanti, che ti fanno crescere.
Se invece ti senti fossilizzato in un processo sempre uguale, prova a fare qualcosa di imprevisto, nella tua routine di espressione.
A parole sembra facile, ma controllare gli automatismi creati e cosa davvero difficile.
Ma, va fatta per non ritrovarsi in gabbia.
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